Ci sono misteri che affascinano, che martellano incessantemente la mente di chi ha deciso di dedicare la propria vita alla loro risoluzione e a quella comprensione che forse, in certi casi, è destinata ad essere rivelata solo a chi nel profondo la merita davvero. L’uomo non può vivere senza quella parte avventurosa, incomprensibile ed enigmatica che sin dai tempi antichi, quando ancora la divisione cronologica degli anni non era stata omogeneizzata, fomenta un caldo e fervente fuoco di conoscenza che non individua barriere e che nella sua espressione più estrema è disposto a tutto pur di ottenerla. Ciò che da sempre si ricerca è la verità, sia essa legata alla sincerità in un rapporto tra esseri umani, sia che si riferisca ad una dignitosa attendibilità con tutto ciò che circonda la vita; ma nel momento in cui questa ricerca tocca quelle sfere sacre e religiose che non senza sacrifici e dolore hanno portato la fede del Cristianesimo ad essere ciò che è oggi, allora, e solo allora, quello sconosciuto e improprio animo da studioso e da fervente conoscitore del reale fa la sua apparizione.Ed è così che partono le ricerche, le analisi e i confronti, per cercare di individuare quel punto zero, quell’attimo disperso tra le pieghe del tempo, che nonostante tutto, ancora oggi riesce a trovare la forza per ancorarsi saldamente al presente, testimoniando come tra il suo ieri e il nostro domani non siano intercorsi poi così tanti secoli, durante i quali tanto è andato perso e molto altro ancora è stato diffuso e contaminato da quelle dicerie e da quel famoso passaparola che contraddistingue anche l’uomo moderno. Dopotutto non è vero che le differenze con il passato non sono poi così distinguibili. Le ricerche e le conclusioni alle quali è giunto Marco Rossi de Gasperis, autore di «[…] quod scripsi, scripsi.», conducono il lettore all’interno di un viaggio emozionale, storico, astrologico, artistico, ma soprattutto religioso, nato e pensato per trovare le imperscrutabili origini di un frammento di legno che testimonia un arcaico legame con Dio. Lo scopo è ovviamente quello di cercare una teoria plausibile sulla sua concreta presenza, interfacciandosi con i maggiori studiosi che da anni, se non da secoli, cercano di chiarirne la provenienza, spingendo in questo modo il lettore a porsi personali domande, nonché a dedurre elaborate considerazioni, così da alimentare quella sfera insita in ogni uomo e che è indissolubilmente legata a quella verità che è già stata menzionata inizialmente. Un viaggio tra Oriente e Occidente, un viaggio tra Gerusalemme e Roma, un viaggio attraverso le pagine di quei Vangeli che rappresentano e trasmettono la parola di Dio; ma questo è soprattutto un viaggio che ha uno scopo “elevato”, divino, nella speranza di trovare un collegamento materiale con colui che dall’alto, dal giorno della sua morte e resurrezione, protegge e guida l’essere umano. Un viaggio guidato da una stella nel cielo.